I portali di comunicazione medico-paziente sono diventati strumenti essenziali per migliorare l’accesso alle cure e rendere le interazioni più efficienti. Questi portali facilitano la comunicazione in vari modi:

  1. Ricerca dei medici e dei centri: I pazienti possono fare ricerche on line e decidere a chi rivolgersi sulla base delle informazioni pubblicate, sulla facilità di accesso e contatto
  2. Consultazioni e messaggi: I pazienti possono inviare messaggi al medico o al personale sanitario per fare domande, richiedere chiarimenti o ottenere consigli senza la necessità di recarsi in studio.
  3. Prenotazione di appuntamenti: Molti portali permettono ai pazienti di prenotare o modificare gli appuntamenti direttamente online, evitando lunghe attese telefoniche.
  4. Accesso ai dati medici: I pazienti possono visualizzare facilmente i loro referti, risultati di esami, piani di trattamento e prescrizioni online, riducendo la necessità di visite di persona per ottenere informazioni.
  5. Prescrizioni e rinnovi: I portali spesso consentono ai pazienti di richiedere rinnovi di prescrizioni o ricevere prescrizioni elettroniche da parte del medico.
  6. Telemedicina: Alcuni portali includono funzionalità di videochiamata, che permettono di condurre visite a distanza per determinate condizioni.

Percentuale di utilizzo

Per quanto riguarda la diffusione, i dati variano da paese a paese e dipendono anche dall’età della popolazione e dal livello di alfabetizzazione digitale. Negli Stati Uniti, per esempio, circa il 40-50% dei pazienti** usa i portali online per comunicare con i propri medici o per accedere ai propri dati sanitari. In Europa, i tassi di adozione variano, con alcuni paesi come la Svezia e i Paesi Bassi che mostrano un alto utilizzo, mentre in Italia la percentuale è più bassa, ma in crescita.

La pandemia di COVID-19 ha accelerato l’adozione di questi strumenti, facendo aumentare sensibilmente la loro popolarità negli ultimi anni.


** Fonti:
I dati statistici sull’utilizzo dei portali medico-paziente provengono da diverse fonti, tra cui:

  • Agenzie governative e sanitarie: Negli Stati Uniti, ad esempio, il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e il National Coordinator for Health Information Technology (ONC) monitorano l’adozione e l’uso dei portali sanitari. Questi enti pubblicano regolarmente report e sondaggi che includono statistiche sull’uso dei portali da parte dei pazienti.
  • Studi accademici e rapporti di ricerca: Molte università e istituti di ricerca pubblicano studi sull’uso dei portali medici. Ad esempio, il Pew Research Center e la Kaiser Family Foundation conducono sondaggi sull’uso della tecnologia sanitaria da parte del pubblico. In Europa, istituti come l’European Commission pubblicano dati sull’adozione della sanità digitale nei vari paesi membri.
  • Indagini di mercato e rapporti di aziende tecnologiche: Società come Deloitte e McKinsey spesso pubblicano studi sull’uso della tecnologia in ambito sanitario, che includono dati sull’adozione di portali medico-paziente.
  • Pubblicazioni di settore: Riviste come Health Affairs, JAMA (Journal of the American Medical Association), e report delle conferenze del settore sanitario come il HIMSS (Healthcare Information and Management Systems Society) forniscono spesso dati aggiornati e analisi sul tema.
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